Published by GIMe
Posted on 26 gennaio 2020
La recente pubblicazione di un lavoro che dimostrerebbe l’efficacia dell’utilizzo di campi elettrici associato alla chemioterapia per il trattamento del mesotelioma, come atteso e già anticipato, ha sollevato vivaci proteste da più parti.
Vi sono state critiche accomunate nello stigmatizzare la debolezza e la sopravvalutazione dei dati dovuta all’assenza di alcun gruppo di controllo e di dati di sopravvivenza sovrapponibili a quelli che si ottengono con la solo chemioterapia.
Le nostre osservazioni sono state recepite e pubblicate sulla rivista Lancet Oncology e vorremmo ricordare in particolare questo passaggio:
” attaining further biological knowledge of this tumour is the only route to avoid erratic empirical approaches and move forward to more effective therapies for mesothelioma.”
Traduzione: “Raggiungere una migliore conoscenza della biologia di questo tumore è l’unica via per evitare approcci empirici e casuali e procedere verso trattamenti più efficaci”
Ancora una volta, infine, non possiamo che rimarcare come gli studi commerciali, sponsorizzati dalle case farmaceutiche, al puro fine di trovare nuove indicazioni per i loro farmaci (pur in assenza di ogni evidenza preliminare di efficacia biologica) non è quanto la malattia sociale contro cui combattiamo merita.
Le recentissime dichiarazioni del magnate svizzero non possono trovare miglior risposta che nel nostro impegno quotidiano lontano da quell’interesse economico che ha portato questo signore a causare tanto dolore
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