Published by GIMe
Posted on 8 ottobre 2019
L’utilizzo del Pembrolizum (Keytruda ) in uno studio che ne ha confrontato l’efficacia con quello di un farmaco chemioterapico a basso costo come la vinorelbina, non ha dimostrato nessuna significativa efficacia, in particolare sulla sopravvivenza.
Purtroppo questo risultato non ci sorprende. Lo riteniamo, anzi, un ulteriore esempio di come questa malattia necessiti ricerca specifica e non di farmaci che hanno dimostrato una qualche efficacia in altre malattia ma che non tengono conto delle specificità biologica del mesotelioma.
Va comunque rimarcato come lo studio immonulogico del mesotelioma possa essere utile un giorno ma, al momento, necessità di un approfondimento molto maggiore dei meccanismi che lo rendono resistente alla risposta immunitaria.
Stiamo studiando molto a fondo questi meccanismi da quasi 3 anni, abbiamo già risultati e speriamo di pubblicare l’anno prossimo. Già possiamo affermare che le cellule immunitarie del tessuto del mesotelioma si comportano in modo assolutamente diverso da quello di altre malattie, come ad esempio il tumore polmonare.
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