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GIMe
Posted on 26 agosto 2020
Abbiamo cominciato a studiare L’ immunologia del mesotelioma nel 1998 e pubblicato la prima sperimentazione al Mondo con questi farmaci nel 2013
Abbiamo abbandonato lo studio con questo tipo di principi attivi perché altri dati in laboratorio e su pazienti mostravano chiaramente la loro Inutilità da soli o combinati tra loro
Ora si parla in maniera assai scomposta ed imprecisa di questa sperimentazione con una combinazione di farmaci immuniterapici: Check mate 743 nivolumab ipilimumab in prima linea
Qualche informazione e, soprattutto, numeri:
– E’ Un trial commerciale promosso e pagato dalle aziende farmaceutiche, i farmaci sono stati testati in prima linea (pazienti non trattati prima), finirà nel 2022, i dati diffusi sono parziali e frutto di proiezioni.
-Funziona meno della terapia approvata dalle Linee guida ( 18.1 e 18.8 mesi di sopravvivenza – rispettivamente non epiteliale ed epiteliale – verso 18.9 mesi complessivi di sopravvivenza per chemo/ bevacizumab nei due sottotipi istologici ( come da Linee Guida Europee che netteremo presto on Line in versione tradotta in italiano).
– quindi check mate 743 è confrontato con sola chemioterapia e non con il miglior trattamento. Inoltre causa il doppio della tossicità della sola chemioterapia (16 % dei pazienti nel check mate fanno dovuto sospendere il trattamento )
– il bevacizumab costerà pochissimo dall’anno prossimo perché scade il patent mentre il costo dei farmaci del check mate e’ dell ‘ ordine di decine di migliaia di euro al mese
Comunque anche il migliore dei due trattamenti (quello con bevacizumab) inserito nelle linee guida Ufficiali Europee nel giugno 2020 non raggiunge risultati che possono in alcun modo soddisfarci o tantomeno giustificare la campagna pubblicitaria che la Bristol sta portando avanti per la combinazione dei farmaci immunoterapici.
C’e’ però una nota lieta : avendo cominciato a studiare la risposta immunitaria come possibile arma contro il mesotelioma molti anni, fa abbiamo molte più informazioni sulla possibilità di messa a punto di nuovo farmaci immunoterapici di reale efficacia anche in questa malattia
Siamo in contatto con varie Biotech che ci consentano di condurre studi clinici indipendenti (cioè non commerciali)
A dire il vero questa nuova pubblicità che sta confondendo i pazienti ci motiva ancora di più a portare il lavoro a termine e ci sentiamo davvero di dire che risultati concreti sono ora possibili.
Categories: news2020
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