Published by GIMe
Posted on 1 settembre 2018
Riportiamo la traduzione dell’articolo dedicato allo studio appena uscito su una delle più importanti pubblicazioni scientifiche dedicate allo studio dei tumori “Cancer Research”.
Grazie a tutti voi ed al vostro aiuto, Il programma di ricerca, supportato dal GIMe, ha permesso di identificare innovativi target per lo sviluppo di nuove terapie per il mesotelioma:
INIBIZIONE DI miR-24-3p COME TARGET POTENZIALE PER IL
TRATTAMENTO DEL MESOTELIOMA
L’inibizione di miR24-3p riduce la crescita delle cellule tumorali ed è stato scoperto che regola le proteine come potenziale target di trattamento per il mesotelioma (MPM).
Il nuovo target potenziale ed il metodo di ricerca che è stato usato per identificarlo, sono un importante passo avanti nello studio di questa malattia.
Il mesotelioma è un tumore a prognosi infausta, resistente ai trattamenti, la cui incidenza sta aumentando in tutto il mondo. La ricerca pre-clinica ha tentato di identificare potenziali trattamenti.
La strategia dell’ “Un’indicazione in più” non è il giusto approccio per il mesotelioma, affermano i Professor Antonio Giordano e Luciano Mutti dallo Sbarro Institute for Cancer Research e Molecular Medecine della Temple University e del Gruppo Italiano Mesotelioma (GIMe), riferendosi ai tentativi di scoprire combinazioni di farmaci già esistenti che potessero essere un trattamento efficace. “Farmaci che hanno dimostrato una qualche attività su altri tipi di tumori hanno completamente fallito nel mesotelioma” dicono, “fornendo la prova che dobbiamo ripensare a tutto ciò che si è fatto finora e ricominciare da un solido background biologico.”
I ricercatori hanno pubblicato le loro scoperte questo mese su Cancer Research, nello studio intitolato “A polysome-based microRNA screen identifies miR-24-3p as a novel pro-migratory miRNA in Mesothelioma”
I MicroRNA (mRNAs) sono piccole molecole RNA non codificate mirate ai geni e che regolano la funzione e l’espressione genica. Una sovra espressione dei miRNA gioca un ruolo importante nella biologia del tumore e è quindi un target potenziale per lo sviluppo di cure innovative.
“Abbiamo scoperto un approccio innovativo per identificare i miRNA rilevanti nella biologia tumorale” spiega il Professor Biffo dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare di Milano. L’esame dei poliribosomi (organelli cellulari coinvolti nella traduzione del DNA) ha permesso di identificare che l’espressione di miR-24-3p (un particolare miRNA) è importante per la progressione del tumore e delle metastasi.
Biffo, in collaborazione con lo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medecine at Temple University, Università di Siena, Columbus University, Leicester University, e supportato dal GIMe, ha condotto un programma di ricerca che ha consentito di compiere significativi passi in avanti nella lotto contro il mesotelioma.
“Il primo take home messagge per noi, è “Hunt where the ducks are”, dicono gli autori. Alti livelli di miR24-3p sono identificati solo dove inducono il loro effetto biologico e aumentano la migrazione delle cellule tumorali e la progressione del mesotelioma attraverso una famiglia di enzimi chiamata Rho Kinase.
Questi enzimi possono possono essere inibiti da farmaci specifici. Ora è tempo di tradurre la nostra ricerca in soluzioni farmaceutiche per lo sviluppo di potenziali terapie”
https://www.news-medical.net/news/20180825/Inhibition-of-miR-24-3p-may-serve-as-potential-treatment-target-for-mesothelioma.aspx
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